4 marzo, giornata mondiale dell’obesità
Rappresentazione del sovrappeso e dell’obesità sui social media
In occasione della giornata dedicata alla prevenzione del sovrappeso e alla sensibilizzazione sull’obesità (il 4 marzo), promossa dalla World Obesity Federation, ci si interroga sul ruolo dei social media su questo aspetto.
Oggi si parla di obesità e di grassofobia, “fatphobia” come la chiamano gli americani, argomento in primo piano nel film The Whale” di Darren Aronofsky, candidato agli Oscar.
Film The Whale, rappresentazione dell’obesità
Charlie, il protagonista del film, è un insegnante d’inglese di 300 kg che racconta la sua storia di declino e solitudine legata ai kg di troppo. Vive con il dramma dell’obesità al punto di decidere di mangiare fino a morire, sopraffatto dal peso fisico e psicologico della sua malattia.
Secondo le parole del regista film Aronofsky, “mostra al pubblico un ritratto di una umanità raramente e negativamente rappresentata dai media”.
Sondaggio YouGov su percezione del problema del sovrappeso
A tal proposito ho trovato molto utile la lettura dei dati del sondaggio un sondaggio promosso dall’americana Allurion e condotto da YouGov, che indaga su come gli italiani vedono e percepiscono il problema del sovrappeso e dell’obesità tramite i social media.
Allurion è partner ufficiale della World Obesity Federation che nel 2015 ha istituito la giornata mondiale del sovrappeso e dell’obesità.
Allurion, leader nel settore perdita di peso, ha creato e brevettato un programma e un device non invasivo che permettono di perdere fino al 20% del proprio peso in modo naturale in associazione a diete alimentari bilanciate.
Vediamo insieme quale situazione emerge dal sondaggio di YouGov sulla percezione di sovrappeso e obesità attraverso i social media.
Per gli italiani è Instagram il social più rilevante nel divulgare informazioni su come affrontare obesità e sovrappeso; segue Facebook e quindi solo per i più giovani Tiktok.
Più di un terzo degli italiani (35%) ritiene che almeno uno tra i tre social abbia un ruolo molto rilevante in questa divulgazione.
Inoltre, gli italiani ritengono che durante la pandemia nei social media sia cresciuta l’attenzione per le tematiche legate all’obesità in particolare su Instagram, seguito da Tiktok.
Il 49% degli italiani ritiene che media e social media poco rappresentino persone sovrappeso e obese, spesso in modo negativo o addirittura comico.
Un ruolo particolarmente negativo è quello di Tiktok percepito dal 51% degli italiani come il social che peggio rappresenta questa fascia di popolazione. Solo il 19% degli intervistati ritiene invece che abbia un ruolo importante di sensibilizzazione e divulgazione.
Le persone obese oggi chiedono un aiuto importante ai social media responsabili di una negativa percezione della malattia: prima di tutto sono richieste attività di divulgazione da account istituzionali soprattutto su Facebook (48% degli italiani), mentre su Instagram il 37% degli interrogati si aspetta campagne di sensibilizzazione da parte di influencers.
In generale semplicemente dare maggiore visibilità nei social a persone obese o sovrappeso può aiutare a combattere questo stigma (complessivamente lo pensa il 40% – a prescindere dal social network).
E voi, cosa ne pensate del ruolo dei social media nella rappresentazione del sovrappeso e del problema dell’obesità?
(Post non sponsorizzato, no adv)